Pubblicato in: Il blog di Nonna Nanna, Porto Pidocchio, Punta Chiappa

Passeggiata a Punta Chiappa, foto.

Tra le passeggiate dell Riviera di Levante, una delle più note è la passeggiata da Camogli a Punta Chiappa. Presento numerose foto lungo il percorso, scattate, anni fa, da mio figlio Giorgio.DSCN2484Inizio con un insetto.DSCN2488Bei fiori selvatici, ne incontreremo molti.DSCN2489Il bel sentiero ombreggiato.DSCN2490Una pianta di dente-di-cane fiorita, dei piccoli soli.DSCN2491Margheritine gialle.DSCN2492Bel tratto del sentiero.DSCN2493Particolare di una casa.DSCN2498Vista sulla costa.DSCN2501Margheritine fiorite.DSCN2502Tratto soleggiato del sentiero.DSCN2504Macchia mediterranea.DSCN2510Salita.DSCN2515Indicazione del sentiero.DSCN2516Antica chiesa di S.Nicola.DSCN2519Particolare della facciata.DSCN2520Altro particolare.DSCN2522Vista sul golfo, a ragione chiamato golfo Paradiso.DSCN2523Fiori .DSCN2528Arbusto in fiore e muro a secco di pietre.DSCN2529Particolare dell’arbusto fiorito.DSCN2530Abside della chiesa di S.Nicola.DSCN2546Il sentiero riprende.DSCN2547Una colonna in pietra.DSCN2550Il tronco di un grande albero rinsecchito, che ricorda i versi del Carducci :” Tu fior della mia pianta percossa e inaridita…”DSCN2553Una lucertola su un sasso.DSCN2562Macchia mediterranea.DSCN2569Vista sul mare.DSCN2577Sentiero con le “ciappe”.DSCN2580Si sta arrivando a Porto Pidocchio.DSCN2583Indicazione stradale di Porto Pidocchio.DSCN2584Una struttura alberghiera caratteristica.DSCN2588L’ombra del fotografo.DSCN2589Il mare a Porto Pidocchio.DSCN2593Vista di Camogli, il magnifico borgo marinare dalle alte e grandi case ben dipinte.DSCN2596Un solitario gabbiano su uno scoglio.DSCN2598Foto stupenda , il mare dall’alto.DSCN2602Il contrasto tra il monte e il mare.DSCN2603Una indicazione stradale.DSCN2605Mare e monte ..DSCN2608Targa ricordo di un valoroso uomo di mare.DSCN2610Un bel mosaico dedicato alla S.Vergine, invocata come Stella maris.DSCN2611Eccoci arrivati, Punta Chiappa.DSCN2612Lo splendido mare.DSCN2615Fiori di malva, vicino al mare.DSCN2616Pietra dedicata a Maria Stella del mare.DSCN2618Bellissima visione.DSCN2635Mare a Punta Chiappa.DSCN2636L’ombra di mio figlio, sullo scoglio di Punta Chiappa.

DSCN2641La costa da Punta Chiappa.DSCN2646Reti di pescatori stese a Porto Pidocchio.DSCN2649Una pianta grassa in fiore.DSCN2650Sul sentiero del ritorno.DSCN2658Un bel gabbiano ci saluta, e ci dice :”Arrivederci !!”DSCN26630000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

Pubblicato in: Fiera dei Cavalli Lonigo, Gabrio Frigo Lonigo, Genova, Il blog di Nonna Nanna, Lonigo (Vicenza)

Avv. Gabrio Frigo (Lonigo1861-1939), foto

Gabrio Frigo, mio nonno paterno, nacque a Lonigo alla viglia di Natale del 1861,nonno Gabrio l’anno in cui nacque il Regno D’Italia, ma essendo nato a Lonigo, nel Veneto, nacque suddito di Francesco Giuseppe. casa frigo lonigo                 Nacque in questa casa a Lonigo in via Scortegagna, nel centro del paese, i girolamo frigo            I suoi genitori, Girolamo, agiato proprietario agricolo, e Flaminia Boschetti, di Montecchio, erano favorevoli all’Unità italiana e gli diedero il nome Gabrio, Gabriele, in onore di Gabrio Casati, il governatore di Milano, durante le 5 Giornata del 1848. Essi compaiono in questo ritratto di  famiglia, sin, dest, Giuseppe Frigo, fratello di Gabrio, che emigrò in America, e poco dopo vi morì,  suo padre Girolamo, il prozio Giovanni Frigo, la piccola sorella Maria, in braccio alla madre Flaminia Boschetti, dietro nonno Gabrio giovane studente di Giurisprudenza a Padova.frigoNonno Gabrio, al centro, con la sua prima famiglia, l’adorata moglie Onesta Ceola con in braccio la figlia Letizia, vicino il figlio Girolamo,che morì giovinetto,in piedi la figlia Flaminia e, seduta la figlia Cecilia, manca Leone, il quinto figlio. Ci fu un grande appassionato amore tra Gabrio e Onesta,ebbi occasione di leggere le sue lettere piene di ardore amoroso a Onesta, purtroppo non le conservai. Ma Onesta, colpita da un tumore , morì a fine ‘800, lasciandolo solo e sconsolato.gabrio 1910                 Rimasto vedovo della moglie Onesta, nonno Gabrio, superato il dolore immenso, sposò in seconde nozze, Rita Maffei, di cui ben conosceva il padre dr. Filippo, a lungo sindaco di Lonigo, di cui era stato vice-sindaco. Nella foto a destra la nuova moglie Rita, elegante e composta, i figli, la madre Flaminia con il primo figlio delle seconde nozze, Filippo. Nella foto, si nota, a destra la figlia Letizia che indossa la divisa del Collegio Agli  Angeli di Verona, che ancora frequentava, ed era stato frequentato anche dalle sorelle, e, prima di loro dalla zia Maria, sorella di Gabrio. Lo frequentai pure io dal 1952 al 1960, tradizione di famiglia.nonno gabrio0000Nonno Gabrio, quasi al centro, tra notabili leoniceni, sulla terrazza del Caffé Borsa, durante la Fiera dei Cavalli , si vedono banchetti e folla nello sfondo. Senza  cappotto, la fiera si svolgeva a fine marzo, con le mani in tasca, il nonno ostenta una certa aria di ” braverie”, si sente molto sicuro di se.( Da Archivio Leoniceno)nonno gabrio 2Al centro nonno Gabrio con i ragazzi della Colonia del Giovane Agricoltore, un’opera assistenziale di Lonigo, sorta dopo la I guerra, il volto del nonno è preoccupato, la guerra mise a dura prova Lonigo, che si trovava non molto lontana dai luoghi di combattimento, in particolare dopo la disfatta di Caporetto. ( Da Archivio Leoniceno)maffei sindaco

 Manifesto d’epoca del sindaco Maffei , padre della seconda moglie.( Da Archivio Leoniceno)teatro comunale lonigoInterno del teatro comunale di Lonigo, la cui costruzione fu decisa dal sindaco Filippo Maffei.Venne inaugurato nel 1892, l’anno delle Colombiadi a Genova, con l’opera di Verdi “Il ballo in maschera”, ambientata a Boston, in America.( Da Archivio Leoniceno)lonigo bisUna bella visione d’insieme di Lonigo. ( Da Archivio Leoniceno)Gabrio Frigo vicesindaco e F.Maffei sindaco 1903Documento d’ epoca firmato p. IL SINDACO, dall’Avv. G. Frigo. ( da Archivio Leoniceno) Nella sua attività politica nonno Gabrio collaborò col tipografo vicentino Rumor, che stampava il periodico “L’operaio cattolico”, su cui il nonno scriveva. Il suo nipote prof. Mariano, nel dopo guerra, fu un esponente di spicco della Democrazia Cristiana, più volte fu Primo Ministro.filippo maffei 6Ritratto del padre di nonna Rita, dr. Filippo Maffei. Foto del pronipote Francesco Sorbini, attuale proprietario, gentilmente concessami. Un ritratto sobrio e realistico.

èbrendola                              Chiesa di S.Stefano di Vo’ di Brendola in cui vennero celebrate le seconde nozze di nonno Gabrio con Rita Maffei, nel 1906. In quell’anno, nonno Gabrio acquistò, vasti terreni di bonifica in Polesine, località Cà Molin (VE).Esterni_010La casa colonica, ultimo pezzo rimasto ai Frigo, fino al 2018, anno in cui venne venduta. La casa, con annesso terreno, era stata ereditata dal figlio Giuseppe (1911-1977),zio beppe che più di ogni altro fu attaccato alla sua famiglia, mai la volle vendere e a lungo vi abitò.Esterni_007Sulla facciata una statua di S.Antonio, ne invoca la protezione.Ca' Molin_174Ritratto dei fratelli Frigo, bambini.tre fratelli                                      I primi tre figli di Gabrio e Rita: Filippo, 1910, Giuseppe ,1911, Paolo, mio padre, 1912.Filippo Frigo                                                                Filippo, crebbe , venne iscritto al collegio Arici di Brescia, dei Padri Gesuiti. Ottimo studente, come testimoniano le medaglie sulla giacca della divisa, si ammalò gravemente e morì in giovanissima età.Un nuovo lutto che colpì dolorosamente la famiglia.nonno Gabrio 8                    Targa a ricordo del figlio Filippo, affissa per riconoscenza verso il nonno, che fece una donazione per onorare la memoria del figlio Filippo. L’ho trovata su Archivio Leoniceno.cecilia 1La figlia Cecilia, col fidanzato Toma Nenov, medico bulgaro di Plovdiv, fratello di Leo, compagno di studi di Medicina, del cugino Luigi Ceola, a Padova. Il dr. Toma Nenov, fu direttore di ospedale e Console onorario italiano a Plovdiv. Altra foto con zia Cecilia,in alto a destra, invitata a un matrimonio, a Lonigo. Foto da Archivio Leoniceno.zia ceciliaGli zii Cecilia e Toma, che appartenevano alla poco numerosa comunità dei Cattolici bulgari, ebbero l’occasione di conoscere il Visitatore Apostolico, mons. Angelo Giuseppe Roncalli,visitatore apostolico bulgaria il futuro papa Giovanni XXIII, il Papa Buono.                        famiglia frigo1935, la famiglia di nonno Gabrio  al completo,alle sue spalle la nuora Paola Fin, moglie del figlio Leone, che fu un “Ragazzo del ’99”, mio Padre, ultimo a sinistra. E dopo la foto di gruppo, la foto del Nonno con i soli nipoti, la nuova generazione, il futuro, e non pochi di essi, oggi 8-10-2019, sono ancora in vita. Foto inviatami da Cecilia Corrà, sua pronipote, figlia di Onesta, la seconda bambina a destra, oggi in età molto avanzata.gabrio 1 Nonno Gabrio morì nel 1939, il suo funerale fu un evento di popolo,tutti i leoniceni parteciparono commossi ai suoi funerali, ne vidi le foto. Purtroppo non lo conobbi, ma la sua figura mi rimase come esempio di virtù civili e familiari.                          Poco dopo la sua morte, nel 1939, il figlio Paolo, mio padre, approdò a Genova, nella casa dell’ing. C.Bozano, per fidanzarsi con sua figlia Emilia, conosciuta in montagna, a Bardonecchia. Incomincia la mia storia. ( Foto sul terrazzo del 9 di corso Firenze)terrazzo c fPer il fidanzamento, da Lonigo, giunse a Genova il fratelli di Papà, Giuseppe, nella foto alle sue spalle, vicino a lui Lisetta Samengo moglie del fratello della Mamma, Domenico, il nonno e la nonna Ester.madda 4Giunse a Genova anche la sorella Maddalena Frigo, prima a sinistra, con la sorella della Mamma, Maria Lorenza.madda 2Gemelli d’oro che appartennero al nonno, un caro ricordo,gemelli come questo tovagliolo, con grande cifra ricamata, G F, sovrapposti,OLYMPUS DIGITAL CAMERA          e questa pagina del testo del Faust, donato a mio Padre, con dedica e firma.Firma nonno Gabrio P.S. Ho raccolto foto mie e prese dalla pagina di Archivio Leoniceno che ringrazio, Archivio mi ha fatto conoscere foto di mio nonno, che non conoscevo.          oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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William Bell Scott, pittore Preraffaellita.

Wlliam Bell Scott (1811-1890), uno dei pittori Preraffaelliti, più raffinato e molto colto. Non fu solo pittore, ma anche scrittore e poeta. Presento una serie di suoi quadri. Ragazza che va ad attingere l’acqua.nuovo 1Particolare, aspetto serio, non molto lieto, di chi sta compiendo un dovere.nuovo 7La fonte di acqua pulita, di sorgente, un bene prezioso.nuovo 8In lontananza il tenue colore rosato dell’alba.nuovo 9Soggetto completamente diverso dal quadro precedente,che si ispira alla vita quotidiana, il Centurione controlla i lavori sul Vallo di Adriano. Romani e Pitti, sono divisi da questo Vallo. Le bellicose popolazioni della Scozia, non si piegano ai Romani.nuovo 2Uno stupendo paesaggio, Ailsa Craig è il nome della montagna che emerge dal mare in lontananza. Bellissime la montagna e l’insenatura, in primo piano.nuovo 3Particolare delle pecore e delle mucche al pascolo. Nel mare naviga una nave a vapore, passato e presente si incontrano.nuovo 4La piccola insenatura con scogli e sassi.nuovo 5Sul prato fioriscono cardi e iris selvatici.nuovo 6Acciaio e carbone, è questo il titolo del meraviglioso quadro che celebra il progresso industriale dell’Inghilterra.nuovo 10La magnifica figura dell’operaio al centro, forte e maestoso come un eroe, l’eroe del moderno progresso.nuovo 11I risultati del lavoro,treni,ponti, il progresso avanza.nuovo 12Capolavoro di semplicità e simbolismo. E’ l’alba, il gallo canta, sveglia il pollaio.nuovo 13Eretto, col becco ben aperto, il gallo saluta il nuovo giorno. Egli sta tra le tenebre e la luce, il punto di mezzo.nuovo 14Le ore buie si allontanano danzando, mentre arrivano le ore luminose.nuovo 21Quadro molto dotto. Il pittore tedesco Durer, contempla Norimberga dal suo terrazzo, l’artista che guarda i suoi concittadini, le case, la loro vita da cui trarrà ispirazione.nuovo 25La figura nobile e giustamente altera di Durer, pittore sommo.nuovo 22Le opere quotidiane degli uomini e delle donne.nuovo 23Case e monumenti di Norimberga.nuovo 24William Bell Scott, con Rukin e Rossetti, tre esponenti dei Preraffaelliti.nuovo 26Scena ispirata al mondo classico.nuovo 29Maschere e mele appese all’albero.nuovo 27Figura di donna sdraiata.nuovo 28Dal mondo classico a quello ebraico. Il Venerdì in cui Gesù Cristo morì e il velo del Tempio si squarciò, il grande candelabro si spense, i sacerdoti furono presi da sgomento.nuovo 34La meraviglia dei sacerdoti.Impauriti sospendono il sacrificio dell’agnello, un altro Agnello,quello indicato dal Battista, si è immolato.nuovo 36In lontananza, sul Golgota, si compie il sacrificio di Cristo.nuovo 37Il poeta Algernon Charle Swinburne, originale e trasgressivo, caro ai Preraffaelliti, ritratto.nuovo 44Il volto, dallo sguardo acuto e profondo.nuovo 43Le mani, sensibili e nervose, quasi fosse un pianista.nuovo 45Il Presepe, i pittori Preraffaelliti si proposero di presentare temi legati alla religione cristiana, ormai obsoleti, per trasmettere messaggi di spiritualità.nuovo 460000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

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Arthur Hughes, pittore Preraffaellita, quadri.

Tra i numerosi pittori che aderirono al gruppo dei Preraffaelliti, occupa un posto rilevante Arthur Hughes (Londra 1832-Londra 1915). Suoi quadri : Amore d’aprile.hughes A 8Particolare del volto, con lacrima.hughes A 7Particolare.hughes A 10Particolare.hughes A 11Particolare.hughes A 12Il lungo fidanzamento.hughes A 18Particolare.hughes A 13Particolare, le mani.hughes A 14Particolare, il cane fedele.hughes A 15Particolare,muschi, felci , edera e tronco d’albero.hughes A 16Particolare, le rose bianche, simbolo di purezza, con scoiattolini, simbolo dell’amore.hughes A 17Ofelia,ofelia 1 particolare.hughes A 19Ofelia, particolare.hughes A 21Ofelia, particolare.Hughes A 20Rosamunda.hughes A 26Particolare.hughes 27La cintura con il nome.hughes 28Gli iris, fiore amato dai Preraffaelliti.hughes A 22In alto una colomba.hughes A 24Vicino a Rosamunda un liuto,segno di sensibilità e arte.hughes A 25Maria Leathart, moglie di James, industriale, mecenate dei Preraffaelliti con i primi figli che giocano con i colombi.hughes A 37La numerosa famiglia di James Leathart, industriale, mecenate dei Preraffaelliti, al completo.hughes A 32Pianto sulla tomba della madre.hughes A 6La lattaia.hughes A 3La pioggia.hughes 4La spigolatrice di grano.hughes A 2Ritratto di James Leathart, industriale del piombo, eseguito da Ford Madoza Brown, protettore e mecenate dei Preraffaelliti.hughes A 35Ritratto di Maria Leathart, moglie di James, eseguito da G.D. Rossetti.hughes A 36Scena di genere, gentilezza e sentimento.hughes A 31Particolare, gentilezza e sentimento.hughes A 30L’addio.hughes 30l giardino del re.hughes A 27Tenerissima Madonna.hughes A 47Particolare.hughes A 50La signora del lago.hughes A 51La Dama di Schalott, la Dama chiusa in una torre vede nello specchio Lancillotto e impazzisce. I fili con cui tesseva la tela si aggrovigliano intorno a lei.hughes16Amy.hughes 29Due ragazzine.hughes 5La prima Pasqua.hughes A 44Vestivamo alla marinara.hughes 600000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

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Ford Madox Brown, una serie dei suoi meravigliosi quadri.

Ford Madox Brown, nato a Calais, nel 1821, deceduto a Londra nel 1893, dipinse nei suoi quadri scene di vita del suo tempo, con particolare attenzione alle persone in difficoltà finanziarie, quadri storici e ritratti. Ammirò e incoraggiò i Preraffaelliti, pur non facendo parte del gruppo.ford 10ford 20ford 30ford 40ford 60ford 50ford 70Ford 90ford 90ford 110ford 120ford 130ford 160ford 180lavoro 10ford 170ford 190ford 200ford 220ford 240ford 300ford 330ford 290ford 340ford 390ford 350ford 400ford 250ford 2700000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

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William Powell Frith, il pittore dell’Età Vittoriana.

William Powell Frith, nato a Aldfield nel 1819, deceduto a Londra nel 1909, fu il pittore dell’Età vittoriana, avversario e critico dei Preraffaelliti. Suoi quadri :frith 60frith 70frith 80frith 130frith 140frith 150frith 160frith 180frith 190frith 200frith 210frith 240frith 220frith 230frith 250frith 330frith 310frith 320frith 290frith 300frith 340frith 350frith 360frith 370frith 400frith 410frith 42Il suo capolavoro, la visita all’esposizione di pittura.frith 28Particolare con Everett- Millaisfrith 2Particolare con Oscar Wilde.frith 3Particolare con Leighton.frith 4Dame in ammirazione.frith 500000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

 

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Corso Firenze, a Genova : foto.

porta BCorso Firenze, è preceduto dalla Spianata di Castelletto, con le sue case popolari, notare la lettera B sopra l’ingresso. e l’edicola votiva.ascensore deltaSulla Spianata il famoso ascensore, l’ascensore per il Paradiso, (sotto, finestra ascensore)DSCN5701cantato dal poeta G.Caproni, inaugurato nel 1909, 110 anni fa. Targa dell’inizio di corso Firenze, una targa “vissuta”, con simpatici adesivi.corso 1Dopo pochi metri, sulla sinistra, si trova la chiesa parrocchiale, una chiesa di nuova costruzione, cosa rara a Genova, consacrata nel 1940. corso 2La facciata.corso 3 All’interno nella cappella laterale destra dom giov 4dono dei parrocchiani Edoardo e Emilia Bozzo-Costa in memoria del figlio Luigi, si può ammirare questa Annunciazione in stile fiorentino. dom giov 7i palazzi del corso già da tempo erano stati costruiti e, si direbbe, che la facciata sobria della chiesa non voglia  competere con il loro stile sovrabbondante e fantasioso.piccione lCorso Firenze, che doveva essere la nuova via Garibaldi, la via delle residenze della nuova classe dirigente, presenta palazzi di pregio architettonico, il più originale, il n° 9, Palazzo Bogliolo, nella foto, la testa di donna sul portone d’ingresso.nove corso firenze progettato da Gino Coppedé,Gino Coppedé 1 l’architetto fiorentino, che tanto piacque ai borghesi di Genova. piccione oAi lati del portone d’ingresso, due e due, quattro, figure di Satiri che fanno uno sberleffo, figure apotropaiche che devono allontanare gli spiriti maligni dalle abitazioni.piccione iNella parte alta, figure di volti di donne, tutti uguali, volti dallo guardo misterioso, quasi assente, uno sguardo verso l’infinito.piccione pDoppie figure ai lati esterni,piccione dcui se ne aggiunge una terza , all’angolo, tre, il numero perfetto. La donna, vista come la pietra angolare ? Lapis, quem reprobaverunt aedificantes, hic  factus est caput anguli ?  Non lontano dall’ingresso del n° 9, sul lato che dà su Corso Carbonara, si trova questo bel cancello, in ferro battuto, della passerella che congiunge un  appartamento di un palazzo di corso Carbonara, con corso Firenze. Notevole la vista sul seguente tratto del corso con il Castello Bruzzo. Foto, gentilmente concessa da Elena Nikiforova, eccezionale  fotografa, appassionata di Genova.elena 1Dopo alcuni palazzi si trova il palazzo rosso, gambetti 2in cuigambetti 1 abitò dal 1949, alla sua scomparsa,gambetti 4 il pittore Dino Gambetti (Quistello (Mn),1907-Genova, 1988). Sotto, un suo quadro, Pittori su un terrazzo di Genova.gambetti 7 Dino Gambetti aderì al Secondo Futurismo, e dal 1943 al 1946, fu prigioniero di guerra a Hereford in Texas, qui conobbe e avviò alla pittura Alberto Burri, che così disse di lui : “… Ricordo in particolare quello che per me era l’unico vero pittore del gruppo; il capitano Gambetti di Genova. Gli altri si divertivano a sporcare le tele….”. Alberto Burri (1915-1995) fu poi il  maestro dell’arte astratta. Sotto un’opera di Burri, e una finestra della casa, con un fauno sorridente.gambetti 8gambeti 3Quindi la vista su via Pertinace.gambetti 5ocorso fi 3Procedendo, il palazzo di una persona molto colta, che ha fatto scrivere ai lati delle belle finestre a bifora, i nomi dei grandi : Dante, Newton, Galilei…. purtroppo non di facile lettura.corso fi 4Facciata vista di scorcio.corso fi 5Gli stemmi di città italiane.corso fi 2Finestre viste da vicino, sulla parte destra della finestre che dà sul terrazzino, si legge a malapena il nome di Dante, il grande poeta che godette di notevole fama nel 1800, sia in Italia che in Inghilterra, si legge anche il nome di Raffaello, vicino alla finestra contigua. Maschera nella parte bassa del palazzo.corso fi 6corso fi 7Il tratto di corso Firenze antistante al palazzo precedente, si nota la famosa ringhiera con colonnine tortili. villa piaggiovilla 3 ingVilla Piaggio, non si trova proprio in corso Firenze, nella foto, villa Piaggio vista da corso Carbonara,  però ha in corso Firenze uno dei suoi ingressi, come si vede nella foto.villa 6 facciataFacciata di villa Piaggio, già Moneglia, sotto antica carta topografica in cui è indicata Villa Moneglia, il luogo in cui oggi si trova Villa Piaggio.moneglia 3Dai Moneglia, la villa passò ai Salvago, poiché Paride Salvago sposò Isabella Moneglia, 1678,moneglia 1 che portò in dote la sua villa. Paride Salvago, ritratto con il “Robbone”, l’abito nero dei senatori della Repubblica.moneglia 2La proprietà della villa passò agli eredi Pinelli e infine al senatore Erasmo Piaggio,che l’acquistò, come indicato dalla targa che si trova all’interno dell’atrio. Il restauro della villa venne fatto dagli architetti Picasso e Rovelli.pasq 5villa 4 ingr 2Ingresso da via Pertinace. Bassorilievo interno a questo ingresso.pigna piaggio 3villa p pigne 1 Vicino al viale, del secondo ingresso, da corso Firenze, sono situate queste belle grandi pignepigna acanto 1 con alla base foglie di acanto, simbolo di accoglienza e felicità.villa pigne 4Altre pigne ornamentali, con un bel basamento floreale.villa 10 vistaVista sulla città dal giardino antistante la villa.pasq 3Il maestoso ed elegante ingresso della villa. angolo villa piaggioAngolo villa Piaggio da Corso Firenze.sole al tramonto da villa piaggioSole al tramonto da villa Piaggio.        A febbraio, nel giardino fioriscono le camelie.camelie 1Fogliame con S.LorenzoFoglie di ippocastano, incorniciano il campanile di S.Lorenzo, visto dal giardino di villa Piaggio. Il cancello di villa Piaggio, con importanti ferri battuti.adele 4piccione cSopra villa Piaggio, il bellissimo Castello Bruzzo, opera di Gino Coppedé. Il Castello è ancora proprietà dei Bruzzo ed è possibile organizzarvi feste e banchetti nuziali. Sotto castello Bruzzo, si trovava Villa Weil, in puro stile Liberty, con la caratteristica torretta, opera dell’architetto Carbone, che ben si vede in questa foto d’epoca.corso firenze All’interno di Villa Weil, banchiere di origini ebraiche, si trovavano dipinti di Cesare Viazzi, foto di Viazzi che dipinge La morte del cervo, che si trovava a villa Weil,viazzi 6 I quadri sono sopravvissuti alla demolizione della villa, sotto “La morte del cervo”.viazzi 5Altra foto di castello Bruzzo con il recente condominio sottostante.piccione qmanimanContiguo a villa Piaggio, il ristorante “Maniman”,che si trova in una antica villa.piccione rE contigua a “Maniman”, la salita S.Nicolò,creusa bigo una bella “creusa”di città.mare nicolaVista sul porto, e sui condomini dell’ultimo tratto del corso.corso firenze 2merli castLe mura, con merli guelfi, del castello Bruzzo, che si affacciano su corso Firenze. La chiesa di S.Nicola, in cui i trova la tomba del dr. Giacomo Mazzini, padre di Giuseppe, l’apostolo dell’Unità d’Italia. Un lieve restauro, non ci starebbe male, il nome Giacomo Mazzini, lo si legge a stento.DSCN5819nicola 00Nicola 7 Targa ricordo della storica riunione del Comitato di Liberazione Nazionale di Genova, del 24 aprile 1945, che si tenne nel convento di S.Nicola.vignaUltimo residuo di un vigneto, sotto corso Firenze. Da qui si possono vedere le navi in partenza.crociera 2alma 4Un  condominio, di rara bellezza architettonica, ornato con disegni di Granchi, gritte in genovese.alma 3Terrazzino con un bel granchio, animale simbolo della rinascitagritta 2e della capacità di rinnovamento.

Vicino a questo palazzo, un portone ornato con la testa di un leone sdentato, simbolo di paura.ingresso con leone

giard 2Aiuola del giardino Pellizzari, sistemata recentemente da una meritevole associazione.pigne 2 Piloncini con pigne nei giardini Pellizzari. In determinate occasioni nei Giardini Pellizzari, vengono organizzate delle bancarelle per vendite di beneficenza. pellizzari.Dietro i giardini Pellizzari, l’inizio di via Strozzi, ove abitò il poeta Giorgio Caproni, il livornese, innamorato di Genova, che cantò nella nota poesia,  Litania.corso firenze e inizio via strozziProseguendo si costeggiano le Serre di S.Nicola, siepe che si trovano in una amena valletta naturaleOLYMPUS DIGITAL CAMERA c’è L’Associazione Serre di S. Nicola, organizza visite alle serre e vendite di piante ornamentali come questa per Natale.natale 1 C’è pure l’uscita dal tunnel che proviene da via Paleocapa.tunnelSi possono vedere i contrafforti in cemento, che sorreggono il monte, tagliato per costruire il corso.contrafforte cemento corso firenze si giunge verso  il Belvedere Don Ga.scorcioBelvedere Don Ga, da cui si gode una splendida vista sula città.belvedere don gaUn piccione osserva i passanti,vicino ad una panchina in stile Liberty.piccione a Una signora legge il giornale, tra due pini, il pino storto e uno eretto.giornale 1 La mia ombra sul tronco del pino storto.pino 1Fiorivano a Belvedere Don Ga delle bellissime Belle di Giornobelle di giorno 2 talvolta attorciliate alla storica ringhiera,bella 1che purtroppo sono state estirpate, ma ne conservo le foto.bella 4 Belvedere Don Ga, si trova il noto pino cresciuto in orizzontale, qui fotografato da Elena Nikiforova.elena 2Recentemente è stato posto un leggio don ga 1che indica i nomi di chiese, palazzi e torri etcc.  , che si vedono dal belvedere. Sotto, una visione di Genova, dal Belvedere, in piena luce estiva, incredibilmente simile al noto quadro del pittore francese Corot,corot 2che così vide Genova, quando la visitò.corot 1 Davanti al belvedere, in posizione splendida, il maestoso ed elegante palazzo rosa,rupnik 1che, come molti palazzi , presenta sopra la finestra che si trova sopra il portone d’ingresso, la testa di un Fauno.fauno 2Nell’ultimo tratto si trova una Scuola Materna famosa, il Bertoncini, dal nome di Luigi Bertoncini, il calzolaio filantropo che lasciò i suoi beni per la costruzione di un asilo aperto a tutti i bambini, in particolare disagiati. Il Bertoncini nel 2004 ha festeggiato i cento anni di presenza educativa per i bambini del quartiere. bertoncini 2Immagine dal web.bertoncini 1Ultimo tratto.rupnik 2Si giunge così alla fine di corso Firenze,corso firenze 2 la favola è finita, ma ne incomincia un’altra, siamo nelle vicinanze del Castello D’Albertis.castello d 3Entriamo !!castello 5000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000