Gabrio Frigo, mio nonno paterno, nacque a Lonigo alla viglia di Natale del 1861, l’anno in cui nacque il Regno D’Italia, ma essendo nato a Lonigo, nel Veneto, nacque suddito di Francesco Giuseppe. Nacque in questa casa a Lonigo in via Scortegagna, nel centro del paese, i I suoi genitori, Girolamo, agiato proprietario agricolo, e Flaminia Boschetti, di Montecchio, erano favorevoli all’Unità italiana e gli diedero il nome Gabrio, Gabriele, in onore di Gabrio Casati, il governatore di Milano, durante le 5 Giornata del 1848. Essi compaiono in questo ritratto di famiglia, sin, dest, Giuseppe Frigo, fratello di Gabrio, che emigrò in America, e poco dopo vi morì, suo padre Girolamo, il prozio Giovanni Frigo, la piccola sorella Maria, in braccio alla madre Flaminia Boschetti, dietro nonno Gabrio giovane studente di Giurisprudenza a Padova.Nonno Gabrio, al centro, con la sua prima famiglia, l’adorata moglie Onesta Ceola con in braccio la figlia Letizia, vicino il figlio Girolamo,che morì giovinetto,in piedi la figlia Flaminia e, seduta la figlia Cecilia, manca Leone, il quinto figlio. Ci fu un grande appassionato amore tra Gabrio e Onesta,ebbi occasione di leggere le sue lettere piene di ardore amoroso a Onesta, purtroppo non le conservai. Ma Onesta, colpita da un tumore , morì a fine ‘800, lasciandolo solo e sconsolato. Rimasto vedovo della moglie Onesta, nonno Gabrio, superato il dolore immenso, sposò in seconde nozze, Rita Maffei, di cui ben conosceva il padre dr. Filippo, a lungo sindaco di Lonigo, di cui era stato vice-sindaco. Nella foto a destra la nuova moglie Rita, elegante e composta, i figli, la madre Flaminia con il primo figlio delle seconde nozze, Filippo. Nella foto, si nota, a destra la figlia Letizia che indossa la divisa del Collegio Agli Angeli di Verona, che ancora frequentava, ed era stato frequentato anche dalle sorelle, e, prima di loro dalla zia Maria, sorella di Gabrio. Lo frequentai pure io dal 1952 al 1960, tradizione di famiglia.Nonno Gabrio, quasi al centro, tra notabili leoniceni, sulla terrazza del Caffé Borsa, durante la Fiera dei Cavalli , si vedono banchetti e folla nello sfondo. Senza cappotto, la fiera si svolgeva a fine marzo, con le mani in tasca, il nonno ostenta una certa aria di ” braverie”, si sente molto sicuro di se.( Da Archivio Leoniceno)Al centro nonno Gabrio con i ragazzi della Colonia del Giovane Agricoltore, un’opera assistenziale di Lonigo, sorta dopo la I guerra, il volto del nonno è preoccupato, la guerra mise a dura prova Lonigo, che si trovava non molto lontana dai luoghi di combattimento, in particolare dopo la disfatta di Caporetto. ( Da Archivio Leoniceno)
Manifesto d’epoca del sindaco Maffei , padre della seconda moglie.( Da Archivio Leoniceno)Interno del teatro comunale di Lonigo, la cui costruzione fu decisa dal sindaco Filippo Maffei.Venne inaugurato nel 1892, l’anno delle Colombiadi a Genova, con l’opera di Verdi “Il ballo in maschera”, ambientata a Boston, in America.( Da Archivio Leoniceno)Una bella visione d’insieme di Lonigo. ( Da Archivio Leoniceno)Documento d’ epoca firmato p. IL SINDACO, dall’Avv. G. Frigo. ( da Archivio Leoniceno) Nella sua attività politica nonno Gabrio collaborò col tipografo vicentino Rumor, che stampava il periodico “L’operaio cattolico”, su cui il nonno scriveva. Il suo nipote prof. Mariano, nel dopo guerra, fu un esponente di spicco della Democrazia Cristiana, più volte fu Primo Ministro.Ritratto del padre di nonna Rita, dr. Filippo Maffei. Foto del pronipote Francesco Sorbini, attuale proprietario, gentilmente concessami. Un ritratto sobrio e realistico.
è Chiesa di S.Stefano di Vo’ di Brendola in cui vennero celebrate le seconde nozze di nonno Gabrio con Rita Maffei, nel 1906. In quell’anno, nonno Gabrio acquistò, vasti terreni di bonifica in Polesine, località Cà Molin (VE).La casa colonica, ultimo pezzo rimasto ai Frigo, fino al 2018, anno in cui venne venduta. La casa, con annesso terreno, era stata ereditata dal figlio Giuseppe (1911-1977), che più di ogni altro fu attaccato alla sua famiglia, mai la volle vendere e a lungo vi abitò.Sulla facciata una statua di S.Antonio, ne invoca la protezione.Ritratto dei fratelli Frigo, bambini. I primi tre figli di Gabrio e Rita: Filippo, 1910, Giuseppe ,1911, Paolo, mio padre, 1912. Filippo, crebbe , venne iscritto al collegio Arici di Brescia, dei Padri Gesuiti. Ottimo studente, come testimoniano le medaglie sulla giacca della divisa, si ammalò gravemente e morì in giovanissima età.Un nuovo lutto che colpì dolorosamente la famiglia. Targa a ricordo del figlio Filippo, affissa per riconoscenza verso il nonno, che fece una donazione per onorare la memoria del figlio Filippo. L’ho trovata su Archivio Leoniceno.La figlia Cecilia, col fidanzato Toma Nenov, medico bulgaro di Plovdiv, fratello di Leo, compagno di studi di Medicina, del cugino Luigi Ceola, a Padova. Il dr. Toma Nenov, fu direttore di ospedale e Console onorario italiano a Plovdiv. Altra foto con zia Cecilia,in alto a destra, invitata a un matrimonio, a Lonigo. Foto da Archivio Leoniceno.Gli zii Cecilia e Toma, che appartenevano alla poco numerosa comunità dei Cattolici bulgari, ebbero l’occasione di conoscere il Visitatore Apostolico, mons. Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII, il Papa Buono. 1935, la famiglia di nonno Gabrio al completo,alle sue spalle la nuora Paola Fin, moglie del figlio Leone, che fu un “Ragazzo del ’99”, mio Padre, ultimo a sinistra. E dopo la foto di gruppo, la foto del Nonno con i soli nipoti, la nuova generazione, il futuro, e non pochi di essi, oggi 8-10-2019, sono ancora in vita. Foto inviatami da Cecilia Corrà, sua pronipote, figlia di Onesta, la seconda bambina a destra, oggi in età molto avanzata. Nonno Gabrio morì nel 1939, il suo funerale fu un evento di popolo,tutti i leoniceni parteciparono commossi ai suoi funerali, ne vidi le foto. Purtroppo non lo conobbi, ma la sua figura mi rimase come esempio di virtù civili e familiari. Poco dopo la sua morte, nel 1939, il figlio Paolo, mio padre, approdò a Genova, nella casa dell’ing. C.Bozano, per fidanzarsi con sua figlia Emilia, conosciuta in montagna, a Bardonecchia. Incomincia la mia storia. ( Foto sul terrazzo del 9 di corso Firenze)Per il fidanzamento, da Lonigo, giunse a Genova il fratelli di Papà, Giuseppe, nella foto alle sue spalle, vicino a lui Lisetta Samengo moglie del fratello della Mamma, Domenico, il nonno e la nonna Ester.Giunse a Genova anche la sorella Maddalena Frigo, prima a sinistra, con la sorella della Mamma, Maria Lorenza.Gemelli d’oro che appartennero al nonno, un caro ricordo, come questo tovagliolo, con grande cifra ricamata, G F, sovrapposti, e questa pagina del testo del Faust, donato a mio Padre, con dedica e firma. P.S. Ho raccolto foto mie e prese dalla pagina di Archivio Leoniceno che ringrazio, Archivio mi ha fatto conoscere foto di mio nonno, che non conoscevo. oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo