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Camillo Benso conte di Cavour morì di morte naturale ? Post n.33

Gli artefici principali del Risorgimento furono due nobili: Vittorio Emanuele II di Savoia e Camillo Benso conte di Cavour e due borghesi : Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Il 17 marzo 1861, solo tre di loro erano a Torino a celebrare l’avvenuta unificazione , Giuseppe Mazzini era in esilio a Londra. Questi quattro illustri personaggi erano sulla cinquantina, nel pieno dell’età, tranne il re che era più giovane. Avevano davanti un discreto numero d’anni, ma per uno di loro la falce della morte era molto vicina. Cavour, il grande tessitore, quando proclamava solennemente che Roma e solo Roma, la città eterna, poteva essere la capitale d’Italia, non sapeva che i suoi giorni erano contati.  Da tempo soffriva di febbre malariche, che,opportunamente curate, passavano. Ma il 29 maggio del 1861 , alla sera, lo colse un malore tremendo. Come di consueto aveva cenato a casa sua dove viveva anche il fratello con la sua famiglia e poi era uscito, era stanco e angustiato per il diverbio avuto con Garibaldi a proposito del passaggio dei suoi soldati nell’esercito italiano. Per rilassarsi era andato dalla sua amica Bianca Ronzani, una ex ballerina magiara, separata dal marito impresario teatrale, che aveva conosciuto nel ’56. In casa sua era solito bere un “biccerin”o altra bevanda. Tornato a casa cominciò a stare male, molto male. Febbre, crisi di vomito, a nulla valsero i salassi e le cure del fidato medico dopo 8 giorno spirò nello sconcerto generale. Nel 1871, quando Napoleone III, sconfitto a Sedan, aveva perso ogni potere ed era esule in Inghilterra,venne pubblicato un libretto a Torino, in cui si sosteneva che il decesso di Cavour non fu naturale ma dovuto a avvelenamento. Il mandante di questa truce esecuzione era stato Napoleone III che considerava Cavour un traditore, per aver appoggiato la spedizione dei Mille e aver così formato il Regno d’Italia, che lui non voleva assolutamente. A Plombières si era stabilita l’alleanza sardo-francese per formare un regno dell’Alta Italia per i Savoia, un regno dell’Italia centrale ,Toscana e territori dello stato pontificio, per Girolamo Bonaparte che avrebbe sposato Maria Clotilde di Savoia figlia di Vittorio Emanuele, Roma e il suo territorio rimanevano al Papa, il regno delle  due Sicilie rimaneva ai Borboni. Questo piano, equilibrato, che garantiva la supremazia francese in Italia non si realizzò. Quando in seguito alle annessioni dei ducati di Modena ed altri Napoleone III capì che non si mantenevano i patti, non li mantenne nemmeno lui e firmò l’armistizio di Villafranca. In questo ping-pong di promesse non mantenute si formò il Regno d’Italia. Ma a Napoleone III sembrava troppo poco aver ottenuto solo la Savoia e Nizza. Per questo volle punire Cavour eliminandolo. Senza di lui il nuovo stato non avrebbe retto. Fece studiare le abitudini del Cavour, la servitù di casa era fedelissima, niente da fare. C’era una crepa nella sua vita, la casa della sua amica Bianca Ronzani, anche Cavour aveva un cuore !! Nella sua casa c’erano altri appartamenti, una signora, super spia venne mandata a Torino proprio nell’appartamento di fronte a quello di Bianca. Questa spia fece amicizia con la Ronzani,  studiò orari e abitudini. Cavour, di solito, andava da Bianca alla sera, beveva un caffé o un “Biccerin” tipica bevanda torinese, di cui era ghiotto, in una tazza grande. La sera del 29 maggio la spia fece in modo di farsi invitare da Bianca e vista la tazza già pronta vi versò il veleno. Andò via, venne Cavour, bevve la bevanda, il resto è storia. Chissà se questo è vero ? Può darsi, è una vicenda probabile, c’è chi la sostiene, c’è chi la nega. Una cosa è certa la morte fu improvvisa. Al capezzale di Cavour morente venne chiamato padre Giacomo da Poerino, Cavour volle confessarsi e morire da buon cristiano, non per niente discendeva dalla famiglia di S.Francesco di Sales. Padre Giacomo tornò una seconda volta al momento del trapasso e si narra che lo statista gli disse :”Padre, padre,libera Chiesa in libero Stato !!”, ma forse è una scena inventata. Una scena perfetta, una bella pubblicità al cattolicesimo-liberale. Cavour, non ebbe un monumento funebre dallo Stato italiano, ma venne sepolto nella cappella della chiesa annessa al castello dei Cavour a Santena (TO).cavour 1 A ben guardare il Cavour con le sue spietate leggi anticlericali aveva costretto la Chiesa a svecchiarsi, a rinnovarsi, a ritrovare la sua vera anima che si era espressa ad es. nel nuovo ordine di don Bosco animato da un senso autentico di carità cristiana che piacque anche a Victor Hugo. Più tardi anche Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti a lui ostile, riconobbe i pregi della sua opera. Aggiungo il ritratto di S.Francesco di Sales,il grande santo, patrono dei giornalisti, antenato del Cavour che non poco gli assomiglia.

Autore:

Sono nata nel 1942, durante la guerra, ho 70 anni, nel '66 ho conseguito la Laurea in Filosofia, presso l'università di Padova. Successivamente mi sono iscritta per un anno alla Statale di Milano per la specializzazione, ma i moto del '68, imponendo la frequenza mi hanno impedito di proseguire. Sono un'insegnante di scuola media,pensionata. Da sempre appassionata di storia ho fatto due blog, di cui il primo ha superato le 10000 visite ed è letto in tutto il mondo, con mia grande soddisfazione.Cordiali saluti, lieta di aver fatto la sua conoscenza dottssa Ester Frigo

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