Quando si parla di Risorgimento italiano, il primo nome che viene alla mente è Giuseppe Garibaldi, se ne può parlare bene, male, ma se l’Italia esiste il merito è suo. Nella poesia “Piemonte”, così lo celebra il Carducci : La visione di Garibaldi che combatte sul Gianicolo, fa accennare un sorriso a Carlo Alberto morente, l’italo Amleto, un sorriso, una fiduciosa speranza riposta nell’ entusiasmo del ” marinaro biondo “. Innumerevoli sono i monumenti a lui dedicati, ma uno è “IL” monumento, quello di Quarto, inaugurato il 5 maggio 1915. E se fu un bel giorno per l’omaggio reso a Garibaldi, che da Quarto salpò per la sua più grande impresa, non lo fu per l’uso che ne venne fatto dal Governo, che utilizzò l’euforia del momento, per rendere pubblica la sua decisione di porre fine alla non-belligeranza e entrare in guerra accanto alle potenze dell’Intesa, Francia e Inghilterra. D’Annunzio si prestò a questo temerario compito. Tra le autorità presenti, il sindaco di Quarto, Spiridione Aloi, fervente garibaldino, parente di Federico Gattorno, amico e seguace di Garibaldi. Ma, in questo post, non voglio polemizzare, intendo solo presentare il monumento, monumento grandioso,opera dello scultore Eugenio Baroni (Taranto 1880-Genova 1935), che brilla nel sole e rappresenta gli ideali di Garibaldi, quegli ideali di rinascita spirituale e civile dell’Italia e della umanità tutta, per cui visse e operò, tutta la vita.Il mare, il grande amore di Giuseppe Garibaldi, sul mare nacque, sul mare morì.Parte della stele commemorativa a Quarto.Il basamento con scritta.Il mare davanti alla stele.Visione d’insieme del monumento sul piazzale F.Crispi a Quarto.Visione frontale, Garibaldi incoronato dalla Vittoria.Particolare della figura di Garibaldi.Il braccio forte di Giuseppe Garibaldi, il braccio con cui sguainava la spada, pronto a battersi.Visione di lato, figure di caduti, martiri, testimoni dei loro ideali.
Visione di profilo. Le grandi ali della vittoria coprono gli eroi caduti. Tra questi ci fu Simone Schiaffino, il camogliese, primo aiutante di Garibaldi.Sul muretto sono scritti i nomi dei Mille, a loro il merito della riuscita dell’impresa.Targa commemorativa, in cui vengono illustrati gli ideali e lo spirito di abnegazione dei Mille. A leggerla commuove per il calore umano che la anima.Descrizione della partenza, vista come una impresa religiosa, voluta dal Cielo, dalle Memorie di Garibaldi.Il promontorio di S.Chiara, davanti a Quarto.La data scritta sul muretto.La villa in cui dormì .Garibaldi, prima della partenza.I nomi dei garibaldini. Altri nomi.Il mare.Sono passati 158 anni da quel giorno, non partono più i Mille, ma arrivano e partono viaggiatori, croceristi, enormi navi da carico…. la vita continua, in avanti. P. S. Queste foto, tutte originali, sono state scattate da mio figlio Giorgio, due anni fa, le due ultime, invece,recenti, sono state scattate da me. 000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000